Palazzo della Pilotta
Un Tour guidato sulle note di Verdi

Palazzo della pilotta

Ci troviamo di fronte ad uno dei posti più importanti e pieni di storia di tutta la città. Prima di cominciare con la spiegazione, però, vorrei condividere con voi una chicca del posto: il motivo per cui si chiama “Pilotta” deriva dal gioco della “pelota”, così chiamato il gioco della palla (praticato appunto nel cortile dell’edificio). In realtà ora vi trovare a Piazzale della Pace, ma voi chiamatela Pilotta, come un vero parmigiano fa.
Detto questo, addentriamoci e scopriamo le meraviglie che il complesso monumentale della Pilotta propone.
Appena arrivati, un po’ prima del prato che costeggia la Pilotta, potete osservare un’altra delle tante statue di Parma: questa volta si vogliono commemorare le gesta dei partigiani. Da qui il nome “Statua del Partigiano”.
Continuate a passeggiare e fermatevi di fronte al palazzo, voglio raccontarvi una storia. La Pilotta, come potrete ben notare, è in parte ricostruita e in parte no. Ma partiamo dal principio. Il palazzo viene fatto costruire nel XVI secolo dalla famiglia Farnese (o Farnesi), la più influente e nobile dinastia del Rinascimento italiano che governò il Ducato di Parma e Piacenza. L’idea non era quella di costruire una nuova residenza, ma di unire in un unico edificio più servizi (chiesa, scuderie, teatro, ecc…). Un altro momento importante per la Pilotta fu uno dei molteplici bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. Come accennato prima, in parte è stata ricostruita ma per la maggior parte no, un po’ come a ricordare la difficoltà della guerra e allo stesso tempo la forza della città.
Rimanete ancora per un momento all’esterno dell’edificio e osservate il bassorilievo che si trova sulla destra, vicino alle acque: è il monumento a Verdi, purtroppo incompleto per via dei bombardamenti che lo colpirono (rimane solo la parte centrale, ricca comunque di allegorie e rappresentante il nostro caro Giuseppe Verdi).
Ora oltrepassate i portici e fate un giro su voi stessi, guardando in alto: lasciatevi coinvolgere dalle note di Verdi mentre osservate questo meraviglioso complesso.
All’interno del palazzo ci sono vari punti che secondo me sono davvero delle meraviglie e che se sei arrivato fin qui non puoi non guardare. Per questo, salite le scale, prendete il biglietto e continuate a salire. Il percorso è già selezionato, perciò io mi limiterò a descrivervi quel che io vedo e provo ogni volta che torno qui.
Il primo posto che incontriamo è il Teatro Farnese. Come già detto, la famiglia Farnese fu molto importante a Parma. La particolarità del teatro è che è molto diverso da tanti altri teatri, anche dal Teatro Regio per esempio (dopo lo andiamo a vedere, non preoccupatevi): è fatto interamente in legno. Sembra quasi surreale pensare che durante l’evento per inaugurare il teatro, i Farnesi avessero deciso di riempirlo di acqua per giocare a battaglia navale.
Continuate a passeggiare guardandovi intorno, seguite il percorso e dopo un po’ di travi e di legno, arriverete alla Galleria Nazionale. Il Museo ospita meravigliosi capolavori di artisti quali il Correggio, il Parmigianino, l’Anelami, il Canova e niente meno che Leonardo da Vinci (il quadro che potrete osservare è "La Scapigliata": un'opera di una dolcezza strabiliante). In particolare, soffermatevi a guardare e ammirare la bellezza della statua di Maria Luigia fatta dal Canova. Il bianco del marmo e l’aurea che si crea intorno alla statua, la rendono maestosa tanto quanto era la donna raffigurata. Quasi ci si sente travolti dalla serietà, come se davvero Maria Luigia fosse lì a osservare chi viene a visitare una città tanto importante per lei.
Infine, la visita vi condurrà alla Biblioteca Palatina, voluta dalla famiglia Borbone. L’odore di libri è intenso e nel silenzio della biblioteca, camminate e soffermatevi ad osservare quattro sale di fondamentale importanza: la galleria Petito, la sala Dante, la sala Maria Luigia e la sala De Rossi.

Foto