È quasi arrivato il momento di rilassarsi, ma prima passate di nuovo per Piazza Garibaldi e, con la statua alle spalle, andate dritti ed entrate in Via Farini. Camminate fino in fondo, fermandovi un momento ad osservare un altro dei segreti della città: parlo di Porta Pidocchiosa. È in un angolo un po’ nascosto, tra Via Farini e Borgo del Gesso, così chiamato poiché lì avevano sede i gessai durante il periodo medioevale. Essendo una delle porte della città il suo compito era quello di fare da difesa della città di Parma, in particolare da chi entrava in città. Ma perché era chiamata così? Il motivo era che chi veniva da fuori doveva passare di lì per forza e per entrare in città doveva “spidocchiarsi”, lavarsi. Un tempo, i parmigiani si gettavano dell’olio bollente addosso per difendersi dai malanni e per pulirsi. Così facevano con chi arrivava e dunque la porta venne soprannominata così proprio perché le persone erano obbligate a “togliersi i pidocchi”.
Ad oggi non rimane che un piccolo simbolo, un’effige del pidocchio.
Dopo questo piccolo segreto, continuate a percorrere Via Farini e prima o poi vi troverete di fronte ad un’altra porta della città, più in particolare di fronte alla porta di una fortezza: la Cittadella.
Eccoci arrivati alla conclusione del nostro viaggio: oltrepassate il ponticello che si trova sotto all’entrata della fortezza e sedetevi sul prato, ascoltando le ultime parole e ultime note di questa avventura alla scoperta delle meraviglie di Parma.
La Cittadella presenta una forma di pentagono con bastioni e fossati, proprio perché era un posto strategico per la difesa della città. Talvolta veniva utilizzata come prigione e altro volte, invece, come luogo di tortura. Attualmente è il bellissimo parco che state osservando, con giochi per bambini, luoghi in cui fare attività fisica e respirare dell’aria buona (se salite su, verso i bastioni, vedrete molta gente correre, o camminare, o comunque persone che fanno attività fisica).
Oppure sedetevi al bar, prendete un caffè e compiacetevi pensando a quante nuove cose avete scoperto in due giorni.
Il tour è finito e io spero di avervi tenuto compagnia. Raccontate di Parma e di come ci si sente a guardare una città con gli occhi di una giovane parmigiana.