Ora attraversate le belle vie della città e così guidati arriverete alla Casa della Musica. Prima di entrare, notate qualcuno che forse potete riconoscere? Sedetevi accanto a Giuseppe Verdi, che quasi vi invita ad ascoltarlo seduto sulla sua panchina ormai da anni. Sembra quasi possiate fare due chiacchiere con lui; e allora continuate a leggere e intanto ascoltate le sue meravigliose sinfonie. L’idea dello scultore non era tanto quella di fare un monumento commemorativo, quanto una scultura che diventi parte della città.
A questo punto, entrate dentro al palazzo chiamato “Casa della Musica” e subito vi colpirà la visione di un’altra statua: “i du brasè”. In realtà l’artista era fiammingo e chiaramente non è questo il nome della scultura: si chiama, infatti, monumento a “Ercole e Anteo”, due personaggi della mitologia greca. Anteo, infatti, era un uomo abituato ad uccidere chiunque incontrasse per decorare il suo tempio. Ma un giorno, incontrando Ercole, andò incontro al suo crudele destino: Ercole era nettamente più forte e riesce infatti a ucciderlo sollevandolo da terra.
Ma perché a Parma non chiamiamo la statua con il suo vero nome? Perché anziché fare affidamento alla mitologia e riconoscere il fatto che questa sia una battaglia, preferiamo addolcire la storia e chiamarli in parmigiano “i du brasè”, letteralmente “i due abbracciati”. La statua, in dimensioni ridotte, è presente anche in Via della Repubblica. Per la precisione, si trova su uno dei lati esterni dei portici del grano, proprio sopra ad una piccola fontanella.
Ma non perdiamoci: andate vicino alla statua e girate la statua a tutto tondo. Ammirate la bellezza di questi due corpi e non pensate solo che stiano lottando, perché la sinuosità delle due figure li intreccia in maniera strabiliante.
In generale, la Casa della Musica è un complesso che ospita musei, sale espositive, servizi aperti al pubblico come concerti o balletti.